E’ il nuovissimo laser a femtosecondi per la correzione dei difetti di miopia e astigmatismo miopico con tecnica Femtolasik e ReLex Smile. L’intervento viene eseguito con l’utilizzo esclusivo del laser Visumax, senza la necessità del laser ad eccimeri. Il nuovo modello garantisce un intervento ancora più rapido, sicuro e confortevole, grazie ai controlli robotizzati.
lo Schwind Amaris 1050RS, che garantisce il trattamento ideale per difetti di miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia ed in di tutti i difetti refrattivi anche di grado elevato, con risultati estremamente precisi
Fra le funzionalità d’avanguardia, una delle più innovative è il trattamento effettuato con due livelli di potenza diversificati, per ottenere superfici corneali precisissime e regolari. L’estrema accuratezza della potenza differenziata viene esaltata dall’unico sistema di Eye Tracking a 7 dimensioni fino ad oggi sviluppato, in grado non solo di compensare tutti i possibili movimenti lineari, di torsione, rotazione, avvicinamento, ma anche di anticipare l’esatta posizione che l’occhio avrà nel momento in cui sarà raggiunto dallo spot successivo. In questo modo si evita qualsiasi disallineamento fra il trattamento programmato e quello effettivo.
Il sistema intelligente di distribuzione ottimizzata del calore e degli spot ha un effetto delicato sul tessuto corneale (non scalda e non disidrata i tessuti) senza penalizzare la velocità.
Il Laser permette l’esecuzione delle tecniche LASIK, PRK anche transepiteliale e PTK.
Il paziente ha tempi di recupero rapidissimi ed un risultato senza aberrazioni.
Si utilizza per il calcolo delle lenti intraoculari da impiantare nell’intervento di cataratta: misura la lunghezza dell’occhio, l’asse oculare e le misure della camera anteriore.
Detto anche “conta cellule”, si utilizza per lo studio della morfologia e distribuzione delle cellule corneali.
Viene eseguito prima dell’intervento di cataratta o in caso di patologie corneali.
La topografia corneale studia la superficie anteriore corneale. Viene utilizzata prima degli interventi refrattivi o in caso di patologie corneali (vedi cheratocono).
La tomografia a coerenza ottica (OCT) è un esame non invasivo che consente di ottenere immagini dello spessore della retina, come farebbe una TAC. E’ una tecnica che utilizza un principio simile a quello dell’ecografia, sfruttando onde luminose anziché acustiche e non usa quindi raggi come nelle radiografie. Fornisce immagini ad alta risoluzione di sezioni della retina, permettendo diagnosi e controllo di molte patologie retiniche, quali degenerazione maculare legata all’età, pucker maculare, foro maculare, retinopatie, emorragie maculari, ecc. ed offrendo dati sia qualitativi che quantitativi. L’interferometro OCT rileva elettronicamente la reazione della retina alla luce (riflettività ottica). Il paziente deve semplicemente fissare un punto di luce dentro lo strumento.
L’angiografia OCT è una metodica innovativa utile per lo studio della retina, con una capacità diagnostica simile a quella del fluorangiografo, ma senza utilizzo di colorante.
E’ uno strumento che esegue topografia e pachimetria del segmento anteriore dell’occhio, con immagini tridimensionali. Viene utilizzata prima degli interventi di chirurgia refrattiva o in caso di patologie corneali (vedi cheratocono).
L’ecografia oculare è un esame importantissimo quando non è possibile esplorare il fondo dell’occhio con altre metodiche.
E’ un’indagine diagnostica non invasiva e facilmente praticabile anche sui bambini. Si differenzia dalle normali ecografie per l’alta risoluzione dei dettagli e si divide in ecografia bulbare (solo l’occhio) ed ecografia orbitaria (tutta la cavità orbitaria).
Presso il PCM viene eseguita l’ecografia B-SCAN con il B-Scan-S Biovision compatto ed UBM.
L’ecografia oculare è un esame importantissimo in caso di emorragie vitreali (emovitreo), per la diagnosi delle neoformazioni intrabulbari o intraorbitarie e per la diagnosi differenziale di tumori oculari.
E’ un laser che agisce con effetto fotocoagulativo sulla retina, utile a rinforzarne la struttura e a contenere la lesione retinica.
E’ utilizzato per il trattamento delle cataratte secondarie o per iridotomia laser (glaucoma)
La fluorangiografia (o angiografia retinica) è un esame di tipo fotografico, innocuo ed indolore.
Prevede l’iniezione nel braccio di un colorante (non un liquido di contrasto) e permette di evidenziare i capillari retinici: utilizzando la fluoresceina (fluorangiografia o FAG) risalteranno i vasi superficiali, con l’indocianina verde (ICG), invece, saranno visibili quelli più profondi.
La fluorangiografia è molto importante per lo studio di molte patologie retiniche tra le quali: maculopatia, glaucoma, retinopatia diabetica, occlusioni vascolari, infiammazioni corioretiniche, nevi coroideali e strie angioidi.
Il fluorangiografo Spectralis presente nel centro è dotato anche di OCT per effettuare la scansione degli strati della retina e verificare lo stato della testa del nervo ottico.
L’angiografia OCT è una metodica innovativa utile per lo studio della retina, con una capacità diagnostica simile a quella del fluorangiografo, senza utilizzo di colorante.
Misura lo spessore della cornea. L’esame si esegue in modo rapido e con minimo disagio per chi vi si sottopone, ma richiede sofisticate apparecchiature, la più diffusa è l’ecografia monodimensionale (A-scan) con apposite sonde ad alta frequenza. Il PCM possiede diversi pachimetri di cui uno ad ultrasuoni. L’esame è necessario anche in caso glaucoma o di elevata pressione (ipertono).
Utilizzato in pazienti glaucomatosi. Allarga le maglie del trabecolato per far uscire l’umor acqueo e diminuire la pressione intraoculare.
Il trattamento viene consigliato anche ai pazienti con intolleranze ai colliri anti glaucoma, in quanto può ridurne il numero di somministrazioni.
Richiesto anche per il rinnovo della patente, valuta l’estensione della zona entro la quale si riescono a vedere le immagini dell’ambiente circostante, senza bisogno di spostare lo sguardo, ed eventuali zone d’ombra della stessa (scotomi). E’ importante per la diagnosi di patologie quali glaucoma, neurite, ischemia, patologie nervo ottico, patologie vascolari. Il PCM utilizza diversi campimetri, uno dei quali particolarmente adatto per indagini su bambini.
Si tratta di un esame rapido ed indolore che misura la pressione intraoculare (tono oculare). Un esame importante, anche se da solo non sufficiente, soprattutto per lo screening del glaucoma. Vedi Glaucoma.
L’oftalmoscopia o esame del Fundus Oculi permette l’osservazione diretta della retina e del punto in cui il nervo ottico si collega al bulbo oculare (papilla), per evidenziare eventuali alterazioni.
Esplorazione dell’angolo di drenaggio irido-corneale. Consente di verificare se l’angolo di scarico dell’umore acqueo, cioè del liquido che si trova all’interno dell’occhio, sia aperto o chiuso. Importante nella diagnosi del Glaucoma.
Questo esame è eseguibile anche con l’OCT (grazie ad un’apposita lente) e con la Pentacam.
La retinografia è un’esame fotografico che indaga lo stato della retina. A differenza della fluorangiografia, non richiede la dilatazione della pupilla né l’uso di coloranti.
Gli importi indicati sono riferiti al listino privati ufficiale: le prestazioni in convenzione hanno un costo inferiore (per maggiori informazioni contattare la segreteria PCM al numero 059.306196).
All’importo va sempre aggiunto il costo dell’imposta di bollo, pari a € 2,00.
Non sono prenotabili on line le prestazioni chirurgiche, quelle associate a medici che non hanno giorni predefiniti di visita, quelle che richiedono un’indicazione medica preventiva.