Le Patologie Cardiovascolari rappresentano la prima causa di malattia in Occidente.

Dott.ssa Laura Grassi, Medico Chirurgo, Specialista in Cardiologia
Il protocollo Cardio Metabolico Motorio ideato e diretto dalla dott.ssa Laura Grassi, nasce dal desiderio di diminuire l’impatto devastante delle malattie cardiovascolari e metaboliche nella popolazione, con particolare focus sulla donna in Menopausa, offrendo una Medicina Preventiva e Personalizzata.
Che cos è e quale scopo ha l’Ambulatorio Cardio Metabolico Motorio?
Per quasi venti anni mi sono occupata di pazienti con Malattie Cardiovascolari acute il cui esordio nel corso degli anni è diventato sempre più precoce; soprattutto dopo la pandemia da Covid, ho assistito ad un netto peggioramento degli stili di vita in particolare del sovrappeso corporeo, dell’abitudine tabagica ed alcoolica.
Ho cercato quindi evolvere la mia professione concentrandomi sulla prevenzione primaria cioè sull’obiettivo di “non fare ammalare le persone” di malattie cardio-metaboliche o almeno non precocemente.
Mi sono riavvicinata alla Medicina di Genere con focus sulla donna in Menopausa avvertendo come donna e come medico il bisogno della popolazione femminile di ricevere una “informazione corretta, completa e di qualità”.
Ritengo che siamo di fronte ad un “fenomeno sociale” che ha ed avrà un grosso impatto in Sanità motivo per cui ho cercato di affrontare questo problema avvalendomi di nuove tecnologie in grado di concorrere alla definizione di una diagnosi sempre più accurata.
In che cosa consiste la vista Cardio Metabolica?
La vista nell’ambulatorio cardiometabolico dura 1 ora e prevede come primo punto l’ascolto della paziente con una anamnesi dettagliata e mirata “al profilo femminile” e, successivamente l’esecuzione degli esami strumentali cioè elettrocardiogramma, ecocardiogramma, ecodoppler-TSA ed un eventuale test da sforzo.
Successivamente si passerà alla valutazione dello stato nutrizionale-metabolico tramite l’utilizzo della BIOIMPEDENZIOMETRIA (BIA) (Modello Akern) che consente di fotografare lo stato nutrizionale iniziale della donna e di monitorarne l’andamento e di valutare l’efficacia delle cure (in primis misurando il dato sul rapporto massa grassa/massa magra e segni indiretti di infiammazione).
L’ultima parte prevede la formulazione di indicazioni relative al tipo di piano nutrizionale che svilupperà poi la collega nutrizionista, indicazioni per una corretta attività fisica, integrazione fitoterapica ed eventuale terapia farmacologica.
Il protocollo Cardio Metabolico Motorio prevede controlli periodici a 3, 6, 12 mesi