La ginecologia riguarda ambiti in cui la componente affettiva, sessuale ed emotiva sono strettamente intrecciate e il ginecologo interviene spesso in contesti delicati e su un sistema biologico ed ormonale altrettanto complesso che è quello femminile.
Da questa consapevolezza e dalle esigenze espresse dalle stesse pazienti ha preso forma in PCM un progetto che prevede la collaborazione tra la ginecologa e lo psicoterapeuta, il cui intervento consente di aiutare le pazienti con problematiche psicocorrelate a patologie ginecologiche.
In quali casi può essere utile un supporto psicologico per affrontare un problema ginecologico?
Tra le patologie, spesso molto dolorose, che possono logorare le relazioni emotive e impedire una sessualità gratificante, evidenziamo:
- il Dolore Pelvico: per il quale una volta eliminate le cause organiche con specifiche terapie farmacologiche, si può intervenire sulle componenti di disagio psicologico personale e interpersonale quali disturbi dell’umore, ansia, depressione, stress.
- la Vulvodinia: questo dolore, spesso concentrato in punti specifici (focale) è un’alterazione neuropatica periferica che può essere ricondotta a un trauma (un’infezione, un’infiammazione cronica, rapporti sessuali vissuti male) che ha provocato l’attivazione di mediatori infiammatori del nervo periferico (mastociti), i quali provocano dolore e bruciore ad ogni stimolo o contatto. Una terapia farmacologia associata a trattamenti psicoterapeutici specifici possono correggere la memoria e il condizionamento dal trauma attraverso la rimozione delle cause post traumatiche, degli attacchi d’ansia e dello stress accumulato.
- I Disturbi Sessuali: alcuni problemi, quali lo stress correlato alla sessualità, l’infertilità, il dolore durante i rapporti sessuali, possono alterare il comportamento sessuale provocando disagio a sé e al partner. Un percorso psicoterapeutico individuale e di coppia permette di affrontare, rielaborare e contrastare i sentimenti di colpa, di frustrazione, di inadeguatezza, di rabbia, di vergogna e di paura.
Come agisce lo psicoterapeuta?
Il primo passo consiste in una valutazione psicodiagnostica dei disturbi attraverso colloqui individuali e, qualora fosse necessario, di coppia e la somministrazione di test specifici per comprendere:
- le caratteristiche della personalità e le origini delle angosce e delle disfunzioni emozionali, presenti o antecedenti al disturbo;
- il target cognitivo, enfatizzando la valutazione dei disturbi e in particolare dei sintomi negativi, che possono manifestarsi come reazioni ansiose o depressive
- la somatizzazione e l’eventuale identificazione del paziente con il sintomo;
- il condizionamento da un episodio traumatico collegato ad un’esperienza emotivamente stressante o ad un evento psicologicamente traumatizzante
Una volta identificati questi aspetti, si procede con le terapie psicologiche più adeguate alla rimozione delle cause e delle sofferenze psicofisiche attraverso:
- un percorso di Counseling psicologico personalizzato per il sostegno emotivo;
- interventi di Mindfulness MBSR per la riduzione dell’effetto negativo che lo stress emotivo e degli attacchi d’ansia o di panico provocano sull’organismo;
- un trattamento psicoterapeutico con il metodo EMDR per una rapida ed efficace eliminazione del trauma, dei disturbi sessuali e del dolore;
- trattamenti specifici di desensibilizzazione graduale dei sintomi e di gestione degli evitamenti, della limitazione e dell’isolamento generati da disfunzionalità;
- psicoterapie individuali su specifiche problematiche di origine più psicogena;
- psicoterapie di coppia o familiari, per situazioni più complesse che vedono difficoltà nel sistema delle relazioni affettive, complicazioni nella sessualità e problemi nella genitorialità.