Mentre le campagne di informazione dedicate alle donne hanno ottenuto un’importante riduzione dell’incidenza delle neoplasie della cervice uterina correlate all’Hpv, grazie al vaccino ed ai PAP test eseguiti con regolarità, resta ancora scarsa l’informazione sulle patologie derivanti dall’infezione da Hpv a livello dell’ano, dove il virus gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del carcinoma anale, il cui numero di casi documentati è quadruplicato negli ultimi 20 anni.

Il Papilloma virus umano (Hpv) è la più diffusa fra le malattie a trasmissione sessuale che, a seconda del tipo di Hpv contratto, provoca lesioni benigne (condilomi) o precancerose a carico degli organi genitali maschili e femminili, dell’ano e del retto, ed anche di bocca e gola. A livello dell’ano il virus incide pesantemente sullo sviluppo del carcinoma anale.

I condilomi anali sono lesioni da non sottovalutare perché possono degenerare fino a forme tumorali invasive del canale anale.

papillomavirus umano hpv

Come fare corretta diagnosi e prevenzione, grazie all’anoscopia ed al PAP test anale

Oggi su questo fronte si aprono scenari di diagnosi precoce inediti:

  • il PAP-test anale e l’anoscopia ad alta risoluzione sono strumenti determinanti per localizzare la presenza del virus e per identificare eventuali lesioni in fase iniziale, consentendo di intervenire prima che avvenga una degenerazione delle stesse in forme neoplastiche (cancro anale).

Papillomavirus umano: I soggetti a rischio

L’infezione Hpv colpisce la popolazione in generale, ma esistono fasce di soggetti a maggior rischio di infezione:

  • Le persone con infezione da HIV hanno una probabilità da due a sei volte più elevata di contrarre una co-infezione con HPV e di aumentare quindi il rischio di sviluppo di forme cancerose del canale anale.
  • Omosessuali maschi
  • Persone immunodepresse (ad esempio chi ha subito un trapianto d’organo).
  • Donne con pregresso carcinoma della cervice e in generale donne positive all’HPV in cervice che, a seconda dell’età e del grado di rischio, possono rientrare in un protocollo di follow-up personalizzato

Il cancro dell’ano è solitamente asintomatico nelle fasi iniziali; per questa ragione chi appartiene ad una fascia a rischio dovrebbe affidarsi ad un centro specializzato, dotato dei percorsi e delle tecnologie necessarie alla diagnosi precoce del virus ed al successivo monitoraggio.

I centri specializzati offrono percorsi ad hoc per diagnosi precoce, monitoraggio e intervento chirurgico (oggi anche con fibra laser) sotto visione diretta dell’anuscopio HD

Il cancro dell’ano è solitamente asintomatico nelle fasi iniziali; per questa ragione chi appartiene ad una fascia a rischio dovrebbe affidarsi ad un centro specializzato, dotato dei percorsi e delle tecnologie necessarie alla diagnosi precoce del virus ed al successivo monitoraggio.

Il PCM ha attivato un percorso specifico che prevede come primo step l’esecuzione del PAP-test anale per ricercare la presenza del virus HPV a livello del canale anale e identificarne i vari ceppi virali. Successivamente, i pazienti a rischio vengono inseriti in un programma di controlli che prevede uno o due volte l’anno la visita con la Videoanoscopia ad Alta Definizione, per monitorare la presenza e l’evoluzione delle lesioni nel tempo. Quando è necessario intervenire chirurgicamente per l’ablazione/asportazione delle lesioni, l’intervento viene effettuato sempre con l’ausilio dell’anoscopio ad alta definizione, permettendo di localizzare anche le lesioni non visibili a occhio nudo.

Grazie alla nuova dotazione del Poliambulatorio PCM, l’intervento può essere eseguito sia con l’elettrobisturi (tecnica tradizionale) che con il nuovo laser LASERMAR1500, che garantisce una maggiore precisione e minor danno ai tessuti sani circostanti.



Prenota o scrivici

Prenota/Accedi

Contattaci