OCCHI STANCHI E ARROSSATI
La nostra quotidianità è sempre più caratterizzata dall’uso di device elettronici di vario genere. Negli ultimi tempi in particolare, è aumentato significativamente il tempo trascorso davanti a PC, tablet e smartphone: le riunioni, lo studio e la formazione prima effettuate di persona, ora avvengono davanti ad uno schermo. I bambini e i ragazzi hanno aggiunto alle ore che già dedicavano a videogiochi, social e TV, il tempo della didattica a distanza. Per molte persone, adulti e ragazzi, la postazione di lavoro è diventata la scrivania della camera o il tavolo della cucina.
Il risultato è stato un aumento di casi di sindrome da occhio secco, arrossamenti, bruciore agli occhi, stanchezza visiva, ecc.
Quali errori possiamo evitare e come difendere i nostri occhi da questa aggressione?
Di seguito alcuni consigli per ridurre la fatica e i sintomi associati a questo tipo di attività:
- Mantenere la giusta distanza tra gli occhi e il tablet o smartphone: la distanza minima è uguale a quella fra gomito e prima falange del dito medio
- Posizionare il monitor all’altezza corretta: la sommità dello schermo dovrebbe essere circa 20-30 cm sotto alla linea dello sguardo. Nel caso di computer portatili, può essere di aiuto l’uso di un supporto regolabile.
- Posizionare il monitor alla giusta distanza: a seconda delle dimensioni del monitor, la distanza varia dai 50 agli 80 cm.
- Se non è possibile usare un computer, meglio il tablet per videolezioni e per studiare: lasciamo lo smartphone come ultima opzione.
- Regolare l’illuminazione e il contrasto del monitor in modo da ottenere la visione più confortevole.
- Atenzione all’illuminazione dell’ambiente. Non si deve studiare o lavorare in una stanza buia: l’ideale è una luce naturale, laterale rispetto alla postazione di lavoro (con un’angolazione non inferiore a 30° rispetto alla direzione dello sguardo) e a non meno di 1,5 metri di distanza.
- Seguire la regola dei 20/20/20: ogni 20 minuti di attenzione, fare 20 secondi di pausa, guardando un oggetto a 20 piedi (che corrispondono a circa 6 metri di distanza).
- Ricordarsi di ammiccare! L’attenzione elevata che abbiamo durante il lavoro a PC diminuisce il numero di volte in cui sbattiamo le palpebre e questo aumenta la secchezza oculare. Il consiglio è di ricordarsi di ammiccare più frequentemente e di aprire e chiudere gli occhi lentamente per cinque o sei volte nei momenti di pausa.
- Fate presente al Vostro oculista che lavorate a computer: ne terrà conto nell’eventuale prescrizione di occhiali specifici per la vostra distanza di lavoro.
- Non usare i dispositivi elettronici almeno due ore prima di andare a dormire. L’esposizione alla luce fredda può peggiorare la qualità del sonno, perché interferisce sulla produzione di melatonina. Anche se secondo la American Society of Ophtalmology non ci sono evidenze certe che la luce blu dei dispositivi elettronici sia dannosa per gli occhi, per ridurre l’affaticamento da luce fredda è possibile impostare i dispositivi nella modalità notte o buio.